La Scienza perduta della Preghiera
La scienza perduta della preghiera è molto diversa da quella cattolica. Quante volte le persone si affidano alla preghiera, per chiedere qualcosa usando le parole, secondo le preghiere che ci sono state insegnate? 🙂
Quante risposte (con risultati positivi) sono state ottenute da tale modo di pregare? 😕
Esiste un altro modo di pregare? 😕
Io stesso anni fa ero un convinto praticante della preghiera (con ad esempio lunghe recitazioni del Rosario) e mi sono sempre chiesto sull’utilità di tutto ciò. Mi accorgevo che nonostante i miei buoni propositi, finivo col dire solo tante parole in maniera meccanica. E questo mi lasciava con un senso di incompletezza a fine giornata.
Qualcosa non mi convinceva… e sentivo l’esigenza di un qualcosa di più profondo ed appagante.
Ai tempi non conoscevo un diverso modo di pregare e di “sentire” emozionale, finché non venni a conoscenza del libro: “La Scienza perduta della Preghiera” di Gregg Braden.
Esiste un modo di pregare dimenticato.
Molte scoperte attuali della Fisica quantistica, che mostrano quanto le emozioni possano influenzare la realtà esterna, erano già state dette o scritte in molte tradizioni spirituali antiche.
Il pensiero (nella mente) genera emozioni (nella pancia) e produce onde elettromegnetiche attraverso il cuore (il più potente generatore di onde elettromagnetiche in natura), della stessa natura della materia, modificandola.
Ad esempio nel Vangelo di Tommaso, tale concetto è ripetuto ben due volte:
“Quando farete dei due uno, diventerete figli di Adamo, e quando direte alla montagna ‘spostati!’, essa si sposterà”.
Vangelo di Tommaso
Quindi è il sentire la connessione fra anime e con il TUTTO… ma in primis a voi stessi che permetterà di fare cose all’apparenza impossibili.
Tali capacità di pregare sono state nascoste… ma c’è una bella differenza fra il chiedere a parole con esteriorizzazioni, e SENTIRE di aver GIÀ OTTENUTO con fede!
Ci hanno fatto credere di pregare chiedendo con certe parole specifiche (preghiere) o con certe esternazioni, ma è dall’interno che le emozioni nascono ed hanno efficacia sulla realtà.
Inoltre avere un sentimento di richiesta (anziché certezza di aver ricevuto), cambia notevolmente le emozioni generate: nel primo caso non potrà altro che generare emozioni di procrastinazione con emozioni non propriamente positive, mentre nel secondo caso emozioni di benessere e appagamento.
La Scienza perduta della Preghiera è fondata sul sentire!
Nel Vangelo di Giovanni (capitolo 16, versetti 23-24), normalmente la traduzione attuale (a seconda della versione) è:
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia completa.
Qualcuno ha mai ottenuto qualcosa, usando la preghiera fatta di sole parole? 😕
Scrivendo questi articoli, ogni volta mi sorprendo di quanto sia stato tutto tagliato e “taroccato”, in quanto la versione originale in aramaico contiene anche parti mancanti con ben altro significato:
Tutte le cose che chiederai dall’interno del mio nome, le riceverete. Fino ad ora non l’avete fatto.
Chiedete senza un motivo nascosto e siate circondati dalla vostra risposta.
Siate avvolti dal vostro desiderio e che la vostra felicità sia completa.
Davvero sorprendente come il significato cambi completamente! 😕
Le scoperte archeologiche del XX secolo, come quelle dei Rotoli del Mar Morto e della biblioteca di Nag Hammadi, ci hanno dato la possibilità di dare uno sguardo al contenuto di quei libri “perduti” della Bibbia. Tali testi sono sorprendentemente presenti anche in monasteri sperduti in varie parti del pianeta corrispondenti a ben altre culture.
Tale tipo di preghiera è supportato da testi e tradizioni antiche.
“La Scienza perduta della Preghiera” è un libro molto interessante che alla luce della fisica quantistica attuale, ed ai testi del passato, cambierà quanto meno il tuo modo di pensare riguardo alla preghiera. 😉
Buona serata,
Giulio
P.S.: A distanza di anni da quando scrissi questo articolo, scriverò ciò che non vi dicono sul sentire dell’anima e la legge d’attrazione: che siete connessi con il tutto e vi hanno fatto credere di pregare qualcosa di esterno… ma in realtà pregate voi stessi
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Ho letto con molto interesse il vs. articolo e condivido pienamente la vs. riflessione. La mia domanda è come si fa con pensiero a generare l’emozione nella pancia? vi ringrazio in anticipo, mentre sono in attesa della Vs. risposta, porgo distinti saluti.
Fidelis
Caro Fidelis,
grazie per il tuo messaggio.
Generare emozioni è molto semplice e naturale: quando hai dei pensieri (nella mente), automaticamente si generano delle emozioni in tutto il corpo a livello di memorie cellulari (ed in particolar modo nella zona della pancia).
Una volta provate queste emozioni, il cuore emette delle onde elettromagnetiche in relazione con la natura delle emozioni provate. Quando uno prova un’emozione positiva, il DNA è esteso, mentre quando si prova un’emozione negativa il DNA è contratto.
Da qui puoi capire quanto sia fondamentale provare emozioni POSITIVE e del loro effetto sulla salute (memorie cellulari) e per la realizzazione del proprio DESIDERIO (natura delle onde elettromagnetiche).
Ecco perché è fondamentale pensare di aver GIA’ REALIZZATO il nostro DESIDERIO… questo è il vero concetto di FEDE.
Non è facile per la cultura secolare che ci ha inculcato che tutto dipende dall’esterno e non da noi.
Spero di averti chiarito meglio.
Un abbraccio,
Giulio