I problemi nel capire le informazioni in un contatto medianico

Il contatto medianico è sempre affidabile? Nonostante le varie prove acquisite personalmente in questi anni riguardo l’esistenza del mondo dello spirito, l’esperienza all’Arthur Findlay College mi ha aperto nuove possibilità.

Vorrei soffermarmi sulla comunicazione mentale con un’entità da SVEGLI.

Ovvero la possibilità che le informazioni ricevute da un’entità, avvengano mentalmente mentre siamo svegli e coscienti attraverso immagini, intuizioni, pensieri improvvisi, ecc.

Possibile? 😯 Per chi mi conosce, sa che non giudico mai niente a priori, ma mi piace sempre sperimentare in prima persona.

 

Quali sono i problemi del medium nel capire le informazioni in un contatto medianico?

contatto medianico

Vorrei enfatizzare il concetto di stare con la “mente aperta” (nel senso di non scartare nulla di ciò che ci possa improvvisamente venire alla mente in quel frangente). Ovvero, l’importanza di stabilire una fusione della mente del medium con la mente dell’entità.

Difficile vero che la parte razionale lo digerisca? 🙂

Certo… e su quale base giudichiamo superficialmente a priori... ritenendo possibile o meno una cosa?

Eppure di “puttanate scientifiche” (passami il termine), l’uomo nella storia ne ha dette davvero tante… ma quelle le dimentichiamo o le giustifichiamo. Per non parlare delle tante “puttanate religiose” della storia che hanno portato a inutile spargimento di sangue… Oppure le tante “puttanate socio/culturali/comportamentali” che ci siamo creati… ma lasciamo perdere. 🙁

Fortunatamente l’universo se ne frega delle credenze o non credenze dell’essere umano. 🙂

Torniamo al contatto fra la mente di una persona e la mente di un’entità.

All’inizio non è stato facile da digerire neanache per me… eppure, questa modalità di contatto usando la mente l’avevo già sperimentata in passato… solo che non gli avevo dato il giusto peso. 😉

Ad esempio, in alcune sessioni

in alcuni casi di anticipazione a ciò che stavo per dire

o in un caso clamoroso di anticipazione su chi sarebbe entrato nella stanza due secondi dopo (… gli scettici pensaranno che si erano messi d’accordo)…

o anticipazione di cose che neanche io potevo sapere.

ATTENZIONE: la predizione del futuro non è sempre possibile (in quanto legata al libero arbitrio delle persone), ma quando si ha il perdurare delle decisioni o dei comportamenti senza particolari influenze esterne, in questo caso quell’evento è destinato a verificarsi.

Anche la fisica quantistica mostra che un evento è la manifestazione fra le tante infinite possibilità.

Oppure, in sessioni dove “la medium” usava (senza saperlo) le stesse parole che usavano in vita alcune persone care come prova. 🙂

Anche se potrebbe apparire strano il fatto che spirito e coscienza di una persona persistano anche dopo la morte, può essere normale che anche la mente (o l’attività che genera una sorta di pensieri) di una persona “defunta” (nella nostra concezione umana) possa continuare a trasmettere e ricevere pensieri.

Non a caso (ad esempio) in molte registrazioni di metafonia, si possono sentire voci che si presentano come persone trapassate (o defunte), definendosi “mai morte”.

 

Gli stati di coscienza influiscono nel capire le informazioni in un contatto medianico

capire informazioni contatto medianico

A seconda dello stato di coscienza, il cervello umano presenta vari stati cerebrali con onde di varia natura (in figura vi è un semplice esempio dei vari tipi di onde cerebrali). Ormai vi è un’ampia letteratura scientifica su questo.

 

La mente del medium può catturare solo frammenti di informazioni

Nella figura sopra, si può vedere un esempio di un’ipotetica onda pensiero dello spirito (in rosso), la cui frequenza è molto più elevata dell’onda cerebrale beta in stato di coscienza vigile da svegli (in nero) del medium.

Mi interessa far capire il concetto.

Le informazioni che arrivano alla mente del medium, sono corrispondenti ai punti di intersezione fra le due onde mentali (o negli intervalli intorno ai punti di intersezione, in base alla capacità del medium a ricevere più o meno le informazioni). Anche la capacità dell’entità nel farsi capire trasmettendo chiaramente magari fornendo anche immagini o simboli intuitivi anziché parole (ne ho avuto prove con alcune persone).

Come si può intuire dall’esempio in figura, si ricevono solo frammenti di informazione parziali della frase originaria, la cui interpretazione può essere errata:

“Sono … 3 di femmine … via … Como”.

Qualora possa accadere una situazione simile, un medium professionale cercherebbe di non trarre conclusioni definitive personali secondo la sua interpretazione. Potrebbe chiedere ad esempio se:

un certo numero di femmine (forse 3)” e “Como”

possa significare qualcosa per la persona a cui è destinato il messaggio.

La persona a cui il messaggio è destinato dovrebbe limitarsi a rispondere solo: sì, no o forse... per non influenzare il medium.

Quindi tornando all’esempio: la frase avrebbe più possibilità di essere percepita nella sua completezza, per lo meno nel senso. 😉

 

La meditazione facilita il capire le informazioni in un contatto medianico?

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Per quanto la meditazione sia straordinaria per la salute (ormai vi sono diversi studi scientifici), e per calmare le tensioni, le paure, limitare le distrazioni della mente, per la riprogrammazione mentale… non facilita il contatto medianico. 😕

Le onde alpha relative al rilassamento o alla lieve meditazione (nella figura precedente è l’onda blu) non permettono di capire maggiori informazioni in un contatto medianico. Le informazioni ricevute sono ancor più frastagliate (in figura il numero di punti di intersezione è minore essendo l’onda alpha a frequenza più lenta e quindi con minor numero di oscillazioni). 😕

ATTENZIONE: in questo articolo ci riferiamo alla tipologia di CONTATTO MEDIANICO MENTALE DA SVEGLI.

Non abbiamo minimamente parlato di AUTENTICO CONTATTO MEDIANICO IN TRANCE o di altre tipologie di contatto (ad esempio messaggi attraverso i sogni, MANIFESTAZIONI FISICHE dell’entità, percezioni energetiche o di tocco, ecc.).

Questi concetti espressi non hanno senso per i casi di CHIAROVEGGENZA (in cui si possono vedere chiaramente le entità) o di CHIAROUDIENZA (in cui si possono ascoltare molto chiaramente le voci delle entità).

Tali casi sono piuttosto rari.

La CHIAROSENSIENZA può rientrare nella comunicazione mentale, non solo attraverso le sensazioni corporee od interiori/emotive, ma anche attraverso le immagini mentali, ecc.

Ho compreso che TUTTI abbiamo delle capacità extra-sensoriali (ognuno in una forma personale). È necessaria l’esperienza per arrivare a conoscersi… Ognuno ha bisogno dei suoi tempi e soprattutto di abbandonarsi con fiducia per abbattere le proprie barriere mentali.

Come sempre dico, il credere o non credere non porta consapevolezza… ma solo lo sperimentare in prima persona! 😉

Un grande abbraccio,

Giulio

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