La realtà sensibile (parte 2)
La realtà sensibile fa vivere esperienze a cui le persone non sanno dare una spiegazione… eppure tali esperienze accadono e se uno sta attento ti pongono delle domande… 😕
lo scorso weekend, è proseguito il corso su “La realtà sensibile”, tenuto dalla medium Angela Albanese ed organizzato tramite l’associazione Casa Grande il Nespolo.
La realtà sensibile è intorno a noi
Il secondo appuntamento del corso, ha riguardato il contatto con il mondo spirituale e la realtà sensibile (a differenza del primo appuntamento che riguardò il contatto psichico). Durante il secondo weekend, abbiamo parlato di tante cose, fra cui storia della medianità, tipi di manifestazioni, tipi di contatto, stati cerebrali, consapevolezza, vari esercizi personali sul significato dei simboli, ecc.
Tali esercizi sul significato simbolico, hanno un motivo ben preciso, non solo per scoprire sè stessi, ma anche per il fatto che spesso la realtà sensibile ci parla attraverso concetti che ben conosciamo. Il medium è solo un tramite fra la persona che cerca il contatto ed il mondo spirituale.
Tutti hanno le capacità sensitive
Durante il contatto con la realtà sensibile:
- È importante lasciare all’oscuro il medium per non influenzarlo, onde evitare dubbi o perplessità;
- Avvicinarsi all’esperienza con la massima apertura;
- La comunicazione avviene sempre per volontà del mondo spirituale;
- Molti particolari che emergono durante un contatto, possono essere chiari per il consultante, ma è probabile che abbiano un significato preciso anche dopo;
- Talvolta i messaggi avvengono in termini simbolici specifici per la persona che riceve il messaggio;
- Spesso l’entità trapassata, ha avuto un percorso evolutivo e quindi, alcune caratteristiche possono essere cambiate rispetto a quando era in vita;
Il mondo spirituale desidera comunicare
Fra i tanti esercizi ed esperimenti pratici che abbiamo provato, ve ne è stato uno molto bello:
Una persona usciva dalla stanza e al suo rientro, le veniva dettato un numero di telefono fisso, sconosciuto, appartenente a una persona trapassata (senza prefisso per non influenzare riguardo la provenienza). Tale numero veniva fornito da un altro partecipante ad Angela Albanese (e a insaputa di chi era uscito dalla stanza). Al rientro nella stanza, tale numero veniva dettato dalla stessa Angela, alla persona che provava l’esperimento.
Mentalmente chi provava l’esperimento, doveva pensare a comporre quel numero su un vecchio telefono a ruota (senza tastiera), per poi mettersi la mano (a forma di cornetta) all’orecchio.
In genere, in caso di presenza, avviene un cambiamento corporeo sottile nella persona che inizia il contatto (ad esempio, calore, prurito, vertigini, brividi, ecc. in qualche parte del corpo).
Dopo pochi istanti, l’insegnante, faceva domande ben specifiche sulla persona, come ad esempio:
- Percepisci la presenza?
- Età?
- Altezza?
- Corporatura?
- Capelli?
- Portamento?
- Nome?
- Nomi associati a persone di particolare significato con quella persona trapassata?
- Come è trapassata in vita questa presenza?
- Qualche emozione associata a questa entità spirituale senti in questo momento?
- Per quale ragione questa entità spirituale è qui?
- Mesi o date di particolare significato associate?
- Descrivi la casa o l’ambiente in cui viveva.
- ecc.
Avendo provato tale esperimento in prima persona, ho capito che è importante lasciarsi andare senza porre dubbi o filtri razionali (la prima intuizione è quella che conta)…
inoltre spesso è importante chiedere intuizioni chiare all’entità spirituale stessa (di questo ho vissuto proprio l’esperienza diretta tirando fuori nomi sconosciuti o dettagli poi confermati, di cui non so ancora dire per quale motivo in quel momento li ho detti). 😯
La realtà sensibile si esprime in modo che tu possa comprendere
Ebbene dato che debbo raccontare a cosa ho assistito… nella maggior parte dei casi, le persone hanno associato correttamente “l’entità” con una persona partecipante al corso, presente nella stanza, la quale aveva fornito il numero di un’entità trapassata (che a chi faceva l’esperimento era ovviamente sconosciuta). La maggior parte di coloro che provavano gli esperimenti, ha fornito dati e dettagli clamorosi specifici, che avevano un preciso significato per una persona viva presente nella stanza, che doveva ricevere il messaggio.
Ovviamente chi provava l’esperimento, non poteva sapere nulla su tali dettagli.
Come spiegare l’alta percentuale di successo negli esperimenti?
Suggestione, contatto psichico fra i presenti? 😯
Volendo essere scettici, è vero, che fin che si tratta di caratteristiche generiche, tutti nella propria vita, possiamo ritrovarci qualche associazione… la vedo molto più difficile per dettagli specifici, come nomi, date, fatti dettagliati, ecc. che hanno avuto pieno riscontro.
Ti auguro una buona giornata,
Giulio
Articoli correlati
La realtà sensibile: ... non serve credere o non credere, ma sperimentare. Perchè molte persone sono attratte dalle capacità extrasensoriali (oltre i 5 sensi), mentre altre sono completamente scettiche? La risposta sta in larga parte, nelle credenze che si porta dietro ciascuna persona, e nel percorso che ha fatto fino a quel momento. Proprio in questo fine settimana ho preso parte al primo appuntamento del corso "La realtà sensibile" tenuto dalla sensitiva Angela Albanese. Tu credi di avere le capacità di percepire la realtà sensibile? Partiamo da un fatto... che tu ci creda o meno: tutti hanno più o meno sviluppate,…
L'esperienza all'Arthur Findlay College inglese fu un tassello alla ricerca di me stesso. Dopo il mio ribaltamento di credenze (scientifiche e religiose) in questi anni a causa delle esperienze personali vissute, mi sono fatto alcune domande: come cambierebbe lo stato d'animo degli essere umani, se ci fosse la sicurezza che la morte non esiste e la vita dopo la morte continua? 8-O come cambierebbe ulteriormente lo stato d'animo degli esseri umani se essi fossero consapevoli della reincarnazione? :-? L'esperienza all'Arthur Findlay College ha confermato che la morte non esiste! E aggiungo un altro DOMANDONE SHOCK...: come cambierebbe la vita…
Il contatto medianico è sempre affidabile? Nonostante le varie prove acquisite personalmente in questi anni riguardo l'esistenza del mondo dello spirito, l'esperienza all'Arthur Findlay College mi ha aperto nuove possibilità. Vorrei soffermarmi sulla comunicazione mentale con un'entità da SVEGLI. Ovvero la possibilità che le informazioni ricevute da un'entità, avvengano mentalmente mentre siamo svegli e coscienti attraverso immagini, intuizioni, pensieri improvvisi, ecc. Possibile? 8-O Per chi mi conosce, sa che non giudico mai niente a priori, ma mi piace sempre sperimentare in prima persona. Quali sono i problemi del medium nel capire le informazioni in un contatto medianico? Vorrei enfatizzare…
Anch’io ho sempre paragonato l’Arthur Findlay College ad Hogwarts 🙂 e spero tanto, un giorno, di potermi immergere in quell’atmosfera così magica ed intensa…
Complimenti per il tuo ricchissimo ed interessantissimo blog!
Somiglia molto vero?! 🙂
Grazie Rita!
Giulio