inconscio

Il potere dell’inconscio… e l’anima dov’è?

L’inconscio: questo sconosciuto… l’ennesimo tranello del sistema. E l’inconscio collettivo? Quale è il significato di inconscio? In psicologia e in molti seminari di sviluppo personale, spesso per descrivere la psiche umana si prende a riferimento quanto postulato in passato da Sigmund Freud, paragonandola (la psiche) al famoso iceberg.

La caratteristica dell’iceberg è il fatto che la massa di ghiaccio che emerge in superficie è circa il 10% della massa di ghiaccio che resta sommersa, e questo fa sì che lo spostamento dell’iceberg nel mare sia influenzato in modo massiccio da quanto succede al di sotto della superficie emersa (correnti marine) rispetto a quanto accade nella parte superiore (agenti atmosferici, venti, temporali).

Traslando quanto detto al pensiero di Freud, i processi consapevoli (la mente conscia legata alla logica, ai pensieri volontari ecc) che sono la parte visibile del nostro ipotetico iceberg, ci influenzano in proporzione risibile rispetto a quelli in-consci (istinti, parte intuitiva, impulsi ecc.), che si trovano al di sotto della superficie nella parte sommersa.

 

L’inconscio vuol dire tutto e niente

l'inconscio

Così il nostro inconscio ci comanda molto di più della nostra parte conscia. Bella storia! 🙄

Ma che cos’è l’inconscio? Beh, quando si pensa all’inconscio di solito si immagina una parte sconosciuta a noi stessi (tanto che abbiamo bisogno di qualcuno, di solito uno psicologo, che sappia interpretare che cosa esso ci dice). Quindi esso è una parte sconosciuta alla nostra consapevolezza che però ha una certa influenza su di noi, ma che, ahimè, noi non siamo in grado di comprendere. Mmm 🙄

Tipicamente, l’inconscio definizione di:

“che si verifica al di fuori del controllo della coscienza”.

Ma scusate, allora la domanda sorge spontanea: se l’inconscio è qualcosa di cui io non sono consapevole, e se questa parte rappresenta il mio 90%, allora io sono come un automa che va a giro senza sapere chi lo gestisce? É come se fossi una macchina senza guidatore!

Visto che la natura non fa mai niente a caso, sarebbe uno spreco assurdo dotarci per il 90% di qualcosa che resta latente a vita. Non ti sembra strano? 😕

Beh, a me si!

Allora qual è il vero significato di inconscio?

 

Siamo consci dentro (in-conscio) o zombies (non consci)?

inconscio collettivo

Se “in” significa “non” e anche “dentro”, in-conscio indica essere “non conscio” o “conscio dentro”?

C’è una bella differenza! 🙂

Si capisci quindi che inconscio è una parola con il preciso significato di celare di anima. ;-( Figuriamoci la confusione creata con quello che chiamano inconscio collettivo!

Nel corso degli anni ho approfondito sempre più il contatto con il mio in-conscio (intendendolo come “conscio-dentro” anziché come parte non consapevole di me, “non conscio”), e ho compreso che in realtà parla un linguaggio molto ben comprensibile. Solo si è persa l’abitudine di ascoltare quella parte interiore.

Conscio e inconscio, oppure distinzione inconscio e subconscio, per non parlare dell’istinto, sesto senso, intuito, coscienza… sono tutte frammentazioni per non dire ANIMA!

Tutta quella parte interiore predominante è la nostra parte più vera, è quella che imprime la nostra direzione e non è possibile che la stessa adotti un linguaggio incomprensibile. Toglietevelo dalla testa!

Voi se siete sinceri, siete perfettamente in grado di comprendere eccome… voi stessi, il vostro inconscio, la vostra anima!

Ops! Ho detto “anima”! 😉

Quindi inconscio collettivo è un’altra maniera di dire anima collettiva.

L’anima sa e le anime sono tutte connesse (ti suggerisco di partecipare all’evento “Fuori dall’Ipnosi di Massa” per sperimentare), ma il problema è che in questa cultura manipolata, pochi ascoltano l’anima e si fidano. Si riduce alle credenze collettive inculcate!

L’anima (dal greco ànemos = soffio, vento…) è qualcosa che c’è ma non si vede, proprio come il vento. Sappiamo che esiste ma non si vede, eppure si può sentire. Allora se esiste il vento, se può esistere l’aria, pur non vedendola, così esiste l’anima, pur non vedendola, ma potendola ben sentire, con le sue modalità, magari sotto forma di vibrazioni, di frequenze.

Si, l’anima ci “parla” tramite sensazioni ed emozioni interiori. E l’anima ci parla di continuo, solo che noi continuamente la mettiamo a tacere perché agiamo molto spesso seguendo i dettami della mente, e non quello che ci dice… il nostro cuore. Le persone non hanno nessuna consapevolezza della bussola interiore che hanno e delle sue capacità, e quando sperimentano durante le esperienze che proponiamo, si sorprendono.

Ma di questo parleremo un’altra volta… perché non è stata chiamata ANIMA a caso. 😉

Un abbraccio,

Elena

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