Risolvere i conflitti interiori = autoguarigione?
Conosciamo davvero le nostre potenzialità di autoguarigione e l’importanza di risolvere i conflitti interiori?
Perché vi sono casi di persone che riescono a guarire da malattie importanti considerate irreversibili dalla medicina, risolvendo conflitti interiori?
Molti casi di autoguarigione passano dal risolvere i conflitti interiori?
Si tratta di miracoli o c’è altro da capire?
Nel 1992, a Brandon Bays fu diagnosticato un tumore all’utero, grosso come una palla da basket…
decise nonostante le pressioni del suo medico chirurgo, di prendersi un mese di tempo prima di decidere se curarsi con le metodologie classiche della medicina.
La sua anima sentiva di poter guarire senza farsi “tagliare” una parte di sé e senza intraprendere le consuete vie invasive e poco salutari attualmente in uso (ad es. la chemioterapia).
Brandon Bays, nonostante la “non consapevolezza” di come fare (malgrado le sue conoscenze di pratiche salutari), sentiva una voce interiore dirle che ce l’avrebbe fatta… e in quel mese iniziò così il suo viaggio (The Journey) alla scoperta di sé stessa.
Con l’aiuto di alcune persone, seguendo vie alternative (alla medicina ufficiale) dell’autointrospezione… dopo sei settimane e mezzo, ripetendo le analisi, fu diagnosticata perfettamente sana! 🙂
Dopo molto scavare dentro se, la chiave della guarigione, fu la scoperta di un ricordo traumatico dell’infanzia che la portò a perdonare le persone coinvolte all’epoca… storie sepolte, ma storie profondamente impresse nelle memorie cellulari del corpo.
Da qui è nato il processo The Journey che Brandon Bays ha scoperto sulla sua pelle… un processo capace di condurre:
- alla liberazione di anni di blocchi fisici ed emotivi;
- al ritrovamento del pieno potenziale interiore, espressione del vero sé;
- alla sperimentazione della gioia illimitata interna.
Se sei interessato, ti consiglio di leggere l’interessante libro “The Journey” – Brandon Bays, contenente tutta la storia di Brandon e la descrizione della metodologia.
Risolvere i conflitti all’interno ha un effetto anche sul corpo?
Ho letto il libro l’altra estate e in questo weekend andrò al primo seminario intensivo dal vivo in Italia, per capirne di più e sperimentare sul campo. 😉
Cosa sappiamo realmente delle nostre vere potenzialità?
sappiamo forse l’1% (ad essere ottimisti) del fatto che siamo un’unità formata da corpo mente e ANIMA e quando una parte di esse non è al meglio, nascono i conflitti interiori.
Credo che limitarsi a considerare ed analizzare l’uomo solo dagli effetti del corpo (malattia) senza risalire alla causa inflitta alle altre componenti (mente e spirito), sia davvero molto riduttivo.
Consideriamo che per il paradigma della medicina occidentale, le cause della maggior parte delle patologie sono sconosciute. Come dire, a parte alcuni aspetti positivi della medicina (soprattutto le procedure meccaniche di chirurgia), non è che si è capito molto…
Buonanotte, alla prossima.
Giulio
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Caro Giulio,
Che bello leggere le tue parole così positive su The Journey! Questo lavoro è “apparso” nella mia vita tre anni fà, e niente è più come prima. I love it! E’ la cosa che faccio con tutto il mio cuore! Continua a sperimentare direi!
Un’abbraccio, Lucie
Ciao Lucie,
grazie per la tua positiva testimonianza.
Avendo iniziato anche questo percorso “Journey” da poco, ovviamente devo sempre più approfondire e sperimentare… ma non mancherò certo di farlo. 🙂
Mi auguro e credo che ci sarà occasione più avanti in altri seminari, di confrontare le nostre esperienze.
Un grande abbraccio,
Giulio
Purtroppo nel web ci sono così poche testimonianze ed esperienze relative a questo processo..!
Io ho letto il libro, ma da autodidatta non riesco a trarre alcun profitto, come se stessi sbagliando qualcosa, nonostante tutto l’impegno..
E’ frustante. Ho bisogno di sistemare dei problemi che da anni mi stanno frenando. Li sento, li percepisco, ci sto male, ma non riesco a scovarli e a risolverli.
Relativamente a The Journey, quello che si trova in rete è solamente pubblicità al processo in quanto tale. Un po’ più di informazione non guasterebbe (questione di business? per i seminari?).
Ciao YesMan89,
facendo un corso dal vivo ovviamente sarà tutto più chiaro.
Anche se a posteriori, dopo aver fatto il corso, posso dire che comunque rileggendo attentamente i passi descrittivi del libro, il processo è praticabile anche da autodidatta.
Ti do comunque una notizia: a novembre/dicembre 2009 dovrebbe uscire il cofanetto con 3 cd per poter praticare la procedura da soli. Noi partecipanti, lo potemmo acquistare al corso.
Concordo con te riguardo al fatto che molto spesso certe tecniche non vengono (o non vogliono) essere divulgate all’esterno nel modo giusto, per interessi di vario tipo.
(Da una parte lo capisco tenendo conto del lavoro che è stato fatto a monte).
Per esperienza personale, ti dico che in molti corsi di vario tipo che ho frequentato nel passato, spesso ho dovuto firmare (per direttive dei fondatori della tecnica) una dichiarazione per non fornire le informazioni apprese all’esterno.
(E’ un diritto di copyright)
Un abbraccio,
Giulio