Essere aperti alle possibilità (parte 2)

Riprendiamo il discorso della prima parte (“essere aperti alla possibilità”), parlando brevemente dell’esperienza vissuta tre giorni al seminario The Journey. Questa esperienza trovata da Brandon Bays ha rafforzato il concetto di ascoltarsi dentro fidandosi della propria vocina interiore.

 

Ascoltarsi dentro per essere aperti alle possibilità

essere aperti alle possibilità - la direzione giusta

Essere aperti alle possibilità non significa solo prestare attenzione alle opportunità che la vita ti offre ogni giorno, ma anche ascoltare quella parte più profonda di te che fa battere il tuo cuore, ti fa respirare, fa crescere i tuoi capelli, ecc.

Rullo di tamburi… 🙂 …spesso quella tua parte più profonda ti spinge a scegliere una direzione improbabile!

La parte razionale (indottrinata) si oppone a quella vocina interiore che ti spinge in una direzione sconosciuta (che per esperienza personale si rivela quella giusta)!

E allora cos’è questa spinta interiore che ci spinge in direzioni che ci fanno star bene dentro (ancor prima di percorrerle)?

Magia? Frutto del caso? La tua guida spirituale? La tua anima?

È la tua ANIMA. Quella parte più profonda di te, responsabile di tutti i tuoi comportamenti interiori e di tutti i bagagli esperienziali di vario tipo acquisiti nel corso della vita (e precedenti) che vengono incamerati dentro di noi in varie forme (soprattutto emotive)…

le recenti scoperte scientifiche ci parlano di memorie cellulari nel nostro corpo.

Considerando l’uomo non solo come un corpo fisico, ma come un’entità più complessa (formata da un corpo, una mente e anima), si capisce come quella parte più profonda di noi che regola anche le funzioni vitali… sia la parte che ci guida.

Alla luce di questo, allora non c’è da meravigliarsi che l’ANIMA, abbia il controllo e la consapevolezza di cosa realmente siamo (con i nostri limiti e potenzialità)… che sono da collegarsi ai nostri trascorsi passati acquisiti e al nostro bagaglio esperienziale.

Si capisce anche perché la mente razionale, faccia fatica a spingersi verso quelle situazioni “sconosciute” che si presentano sotto i nostri occhi ogni giorno… perché non sono da inquadrarsi fra quello che “già conosciamo”.

Tornando al seminario The Journey, la prima impressione, è stata emozionante! 😉

Il seminario è stato organizzato da Ariane Schurmann (professionista “Accreditata” practioner The Journey), assieme a suo marito Edwin.

Probabilmente Ariane è stata la prima ad aver portato in Italia questo metodo di guarigione… tanto è vero che questo è stato il primo evento dal vivo in Italia.

 

Ascoltarsi dentro permette alla tua parte profonda di esprimersi!

Un frangente con Ariane durante il seminario The Journey
Un frangente con Ariane durante il seminario The Journey

In questo seminario tenuto anche da Debs Burgess (la cognata di Brandon Bays), ho avuto modo di conoscere (nei limiti dei 3 giorni serrati) tante persone straordinarie. Ho pianto e riso assieme ai partecipanti … mi sono emozionato.

Ad ogni modo, sulla base del processi emozionali e fisici sperimentati in questi tre giorni, ho rafforzato il concetto di cui ero già convinto:

Occorre essere aperti alle possibilità… e fidarci della parte più profonda di noi.

Questo perché te lo dico?

Ho sperimentato durante questi viaggi emotivi, ricordi dell’infanzia affiorati (associati a luoghi, persone e situazioni) ormai sepolti nella mia memoria e il processo fisico mi ha condotto in zone del mio corpo a cui non avrei mai pensato… incredibile! 😯

Della serie… siamo convinti di sapere (con la testa) quale sia la causa del nostro problema… e invece ha tutta un’altra origine.

Partendo da alcune sensazioni spiacevoli all’inizio dei processi, sono affiorate man mano delle sensazioni piacevoli di pace.

È curioso che alcuni reazioni fisiche affiorate durante e dopo i processi, hanno manifestato giorni dopo… alcune concidenze strane… che ho riscontrato con la PMT.

Ne parleremo comunque nella terza parte di questo articolo… fra un po’. 🙂

Parleremo anche in altri articoli delle potenzialità di The Journey, appena avrò avuto il tempo necessario per testarla su me stesso.

Un abbraccio,

Giulio

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