Piramidi in Italia nella zona di Benevento?

Le piramidi in Italia sono presenti. Vi sono varie piramidi italiane. In questo post parleremo delle piramidi nella zona di Benevento: Caiazzo, Sant’Agata dei Goti, Moiano e presumibilmente Monteserchio.

Parlare del binomio “piramidi Italia” fa con grande probabilità gridare all’impossibile… per l’educazione ricevuta. Se quelle di Benevento possono essere reali o presunte, in altre zone sono evidenti. Ne parleremo.

 

Le piramidi in Italia sono un’inezia della presenza egizia

piramidi in italia

Per chi ha letto il libro “Il Segreto mai Rivelato all’Umanità” ha compreso l’importanza del Toro in relazione alla conoscenza originaria per l’umanità associata alla Maddalena. Una conoscenza egizia la cui presenza in Italia scopriremo che è a livelli inimmaginabili… per gli indottrinamenti ricevuti. L’Italia significa nella sua etimologia “la terra dei tori”.

Vi sono due obelischi egizi a Benevento e il simbolo della provincia di Benevento è proprio il toro. 😉

Poi c’è una storia della “strega” Janara (Jana è Giovanna).

Le streghe beneventane si riunivano sotto un IMMENSO NOCE lungo le sponde del fiume Sabato; invocate da una cantilena, che recitava “nguento ‘nguento, mànname a lu nocio ‘e Beneviente, sott’a ll’acqua e sotto ô viento, sotto â ogne maletiempo”

La Janara usciva di notte.

E l’immenso noce che c’entra?

“Noce” si dice in inglese anche NUT… la dea egizia del cielo… in contrasto con la maggior parte delle altre mitologie, che solitamente hanno un padre celeste.

Curioso per una città come Benevento dai riscontri egizi spiccati, il cui simbolo della provincia è il toro, con la leggenda della Janara (con Jana a significare Giovanna) e l’ungento… altro simbolo della Giovanna (la Maddalena) rappresentata nell’ultima cena. Sì, Giovanna (nome non a caso)… trasformato in un trans-gender Giovanni. Clicca sul link al video.

 

Fra le piramidi italiane spicca l’egizia Benevento

piramidi italiane

Dicevamo di Benevento, città dalla spiccata presenza egizia. La presenza dei ritrovamenti al sezione egizia nel Museo del Sannio di Benevento, la statua di granito rosso del toro Api, un tempio di Iside.

“Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l’avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO’ SOLLIEVO, ALTRI  MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.” (Leone, Le Serpent Rouge)

Secondo Raffaele Garrucci il nome della città sarebbe stato in lingua osca, Malies o Malocis, poi modificato in Maloenton (oppure Maloenta o Malowent). Questa tesi si fonda sul ritrovamento di una moneta bronzea con la scritta Malies, oltre ad una testa di donna; sul rovescio raffigurati un bue con volto umano…

In altri post parleremo di altre piramidi italiane. Una cosa però è certa: la terra italica è molto più egizia di quello che tu possa immaginare.

Un abbraccio,

Giulio

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